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Il segmento testuale San Paolo in Alpe è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 4Entità Multimediali , di cui in selezione 4 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 758

Brano: [...]ta. Dopo i fatti di Ortignano, prevedendo un rastrellamento, i partigiani aretini avevano intanto lasciato il Pratomagno (12 marzo) e si erano portati in Vallesanta, poi al Romitorio e alla Verna. Sloggiato da qui con l'inizio dei lavori di approntamento della Linea Gotica, il gruppo guidato da Vecchioni e Raffaello Sacconi tornò il 20 marzo in Vallesanta e si acquartierò nella caserma delle guardie forestali. Successivamente scese in Romagna, a San Paolo in Alpe, dove ricevette l’8 aprile un aviolancio alleato.

Il 12 aprile ebbe inizio sull'intero Appennino ToscoRomagnolo un rastrellamento, al quale i partigiani cercarono di sfuggire spostandosi presso Partina dove i tedeschi massacrarono 29 civili inermi (v. Partina, Eccidio di). Sfiniti dalla lunga marcia notturna, gli aretini rimasero al podere « Prati », presso Partina, esposti al rischio di cadere in mano al nemico.

Altre formazioni caddero nel rastrellamento: il 16 aprile, in località Secchieta di Montemignaio, 6 partigiani furono sorpresi da militi della G.N.R. e fucilati; il 17 aprile, [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 240

Brano: [...]amente venne completata la suddivisione delle 19 compagnie in 3 brigate: la 1a Brigata, la meglio armata, al comando di Alberto Bardi [Falco) ; la 2a Brigata provvisoriamente al comando di Antonio Corzani [Tino) ; la 3a Brigata, ancora in fase di completamento e scarsamente armata, al comando di Veglio Beni ni [Villi).

Il 28 marzo le diverse formazioni, escluse due compagnie armate comandate da Villi e lasciate a difesa del campo di lancio di San Paolo in Alpe (Santa Sofia), si diressero verso le zone rispettivamente loro assegnate. Stavano avvenendo questi spostamenti, quando il 6 aprile iniziò un grande rastrellamento, nel quale furono impegnati circa 15.000 fra tedeschi e fascisti. L’attacco nemico investì una vastissima zona dalla pianura romagnola alla montagna toscoemilianamarchigiana e si protrasse fino alla fine di aprile, determinando la quasi totale dispersione delle formazioni partigiane.

Ciò è quanto si evince dal “Rapporto generale sul l’attività militare in Romagna”, pubblicato dall'istituto Storico della Resistenza di Forlì: L'8.v[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 241

Brano: [...]ione delle 3 brigate nell’area di partenza. Mentre era in corso l’azione militare, continuava peraltro all’interno delle formazioni lo scontro politico fra le due linee. Libero, che aveva espresso il desiderio di spostarsi sul versante toscano per organizzarvi nuovi gruppi partigiani, rimase nella zona e, avvalendosi del suo nuovo grado, si fece consegnare parte del materiale lanciato in pieno rastrellamento dagli Alleati utilizzando il campo di San Paolo in Alpe, trattenendo per sé un milione di lire. In seguito a questi fatti il Comando di brigata gli tolse ogni responsabilità e grado, costringendolo anche ad allontanarsi dalla zona controllata dai partigiani. Fra i numerosi scontri avvenuti durante il rastrellamento, va ricordato anzitutto quello nei pressi di Biserno. Altri combattimenti si verificarono a Calanco Sant’Agata Feltria nel Pesarese, a Seghettina, San Pao

lo in Alpe e Strabatenza. In altre decine di località, aH’interno dell’area già indicata, si ebbero combattimenti all’inizio con caratteristiche di scontro campale, poi di scaramuc[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 355

Brano: [...]nte, dalle posizioni loro assegnate, entrarono in paese gli altri partigiani, occupandolo e tenendolo per tutto il giorno.

Alla sera, i militari della Guardia nazionale repubblicana furono rilasciati, mentre vennero trattenuti dai partigiani 11 fra militi e fascisti del luogo. In seguito alle drammatiche vicende del grande rastrellamento d’aprile (625.4.1944), fallito ogni tentativo di scambio, questi prigionieri furono fucilati nei pressi di San Paolo in Alpe (Santa Sofia).

M.Ba.

Sant’Alberto

Frazione del comune di Ravenna (v.) a 16 chilometri a nord della città, conta circa 3.000 abitanti; nella sua circoscrizione sono comprese le località di Conventello, Savarna e Mandriole. Situata a ridosso

del fiume Reno, la frazione di Sant’Alberto ha un territorio comprendente valli, staggi e, verso il mare, tratti di pineta.

La località divenne famosa, nel periodo risorgimentale, per le vicende garibaldine che vi si svolsero: nella fattoria Guiccioli di Mandriole morì Anita Garibaldi e, attraverso le valli e gli abitati di Mandriote e Sant’A[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine San Paolo in Alpe, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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